FAIR PLAY
2 maggio 2017
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Ancor prima di un modo di comportarsi, il fair play è un modo di pensare allo sport come un’occasione di partecipazione e di assunzione di responsabilità.

“Fair play” è un’espressione che significa “gioco leale”. Non si tratta di una regola scritta, bensì di un comportamento eticamente corretto da adottare nella pratica delle diverse discipline sportive.
Il fair play promuove valori, tanto importanti nella vita quanto nello sport, come l’amicizia, il rispetto del prossimo e lo spirito di gruppo, insegna a saper perdere e a considerare anche la sconfitta un insegnamento prezioso.
Fair play è un progetto per l’inclusione attraverso lo sport per persone con disabilità promosso a Cesano Maderno da una rete di associazioni sportive e di organizzazioni non profit attive nell’ambito della disabilità, si propone di promuovere percorsi per il tempo libero, l’autonomia, il benessere fisico del disabile adulto attraverso l’attività sportiva: questo l’obiettivo del progetto Fair Play.
Un progetto ambizioso messo in piedi dall’unione della forza di varie associazioni: Consorzio Desio Brianza, Cooperativa Il Seme Onlus, Associazione Sportiva Atletica Cesano, Taiji Quan, Nordik walking, POB Cesano, Equipe 2000, InSport S.R.L., Croce Bianca Cesano Maderno, associazione il Sorriso dell’Anima, e l’amministrazione comunale.

Sport perché per le persone con disabilità adulte, è importante articolare percorsi per il tempo libero in grado di offrire uno stimolo e occasioni per sperimentare la propria autonomia, il benessere e l’inclusione sociale.
Il territorio offre un importante sostegno nella quotidianità della persona con disabilità, lo sport è una grande opportunità!
Con Fair Play si vuole articolare un percorso perché le associazioni sportive possano includere utenti disabili nelle loro attività sportive anche al di fuori di percorsi istituzionalizzati, si
vogliono individuare percorsi specifici per gli aspiranti atleti, facilitare l’inserimento dei disabili nelle delle attività proposte dalle associazioni sportive, coinvolgere nella sperimentazione il maggior numero di associazioni sportive, coinvolgere educatori e istruttori in grado di supportare tecnicamente le attività, coinvolgere nuovi volontari.
PIÙ SÌ È, PIÙ SÌ FA!!!