A noi in società la proposta arriva sempre dal mitico Giorgio, che dall’alto della sua esperienza, conosce i luoghi dove il tempo si è fermato e anche lo spirito con cui si affrontano le cose, è rimasto quello di un tempo, quello che ha fatto innamorare della corsa noi tutti “tapasc-man”.

OGGI IN CALENDARIO C’È LA MONTEFORTIANA.
Un mare di podisti ha affollato le strade di Monteforte d’Alpone e di Soave già prima delle 7 per via della possibilità di rimanere intrappolati per la chiusura delle strade.

Per questa edizione pienone e il record delle partenze, 43° Trofeo Sant’Antonio Abate-Falconeri, la regina delle non competitive inventata dal Gruppo sportivo dilettantistico Valdalpone-De Megni e “messa in scena” grazie alle istituzioni e le comunità locali ed un esercito di oltre 800 volontari. Uno spettacolo di sincronismo e di capacità di ospitalità e culinarie. RISTORI INIMMAGINABILI… salamelle e polenta, minestra, vin brulè…

Una giornata di bel tempo ha fatto da tappeto su cui srotolare la proposta della Montefortiana non competitiva che propone diversi itinerari da 9, 14 oppure 20 chilometri inframezzati dai leggendari ristori.

Inoltre più di 2000 atleti hanno sfidato il cronometro uffuciale con l’Ecomaratona-Clivus, l’Ecorun-Collis, la Maratonina-Falconeri e il Gran Premio Pedrollo-Giovani Promesse.

I nostri uomini in bianco/rosso sono partiti alla conquista delle colline del Soave

e sono invece rimasti conquistati a loro volta dall’ospitalità e dell’ingegno di questi produttori viti-vinicoli che ti accompagnano lungo il percorso offrendoti paesaggi, assaggi, saggezza e gentilezza, lasciandoti addosso il ricordo di una bella gara di paesaggi mozzafiato e di una compagnia allegra e compatta. Bella lì.

Grande GIORGIO!