Auguri di corsa
13 dicembre 2018
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La luce del mattino non illumina abbastanza la strada che faccio scorrere sotto i miei piedi, i posti dove vado sono distanti dai lampioni della città quello che vedono i miei occhi sono solo i sentieri illuminati dalla luna.

Manca sempre qualcosa o qualcuno. Sempre la sensazione di non aver compiuto appieno il proprio compito.

Noi runner non abbiamo mai nulla di concreto da inseguire o da cui scappare, l’obiettivo, lo star bene con sé stessi, lo sfogo, tutti concetti astratti che solo noi sappiamo se vengono centrati oppure no. Solo noi sappiamo se è quando è il momento di fermarsi.

E noi che corriamo dietro al tempo ci illudiamo di poterlo raggiungere e fermare, o cambiare, o riempire di quello che ci fa piacere fare.

Intanto il tempo passa e stravolge le priorità, e riorganizza il suo scandire, dove prima c’eri tu ora ci sono “gli altri”. Quello che nessuno ti potrà mai togliere è come decidi di spendere quel poco tempo tutto tuo che ti è rimasto. Corri. Anche se sembra che non serva a nulla, anche se sembra di non raggiungere mai l’obiettivo.

Il tempo che sta per arrivare è stato etichettato come “Festa”, ma per noi non cambierà nulla, perché comunque correremo fuori appena possibile a sgambettare nell’aria gelida dell’inverno, magari facendo qualche chilometro in più con la scusa di smaltire le tavolate natalizie. Ora è il tempo delle Tapasciate, per smaltire o per potenziare, o per stare in compagnia, tempo di apericena per scambiare due parole finalmente ‘non di corsa’, poi il “cross per tutti”, che sia davvero per tutti! Gare fattibili e costruttive, brevi e rigeneranti.

L’augurio è di trovare il tempo per scambiare due parole con chi non vediamo da un po’, o vediamo ma non ascoltiamo, o ascoltiamo ma non capiamo più.  Questo è il momento in cui è giusto lasciare che la gente si avvicini a noi, ingegneri del campo di tartan troppo concentrati su noi stessi e sul disegnare mille ellissi attorno al centro, così attenti su dove mettere i piedi per evitare l’infortunio che nemmeno vediamo chi arriva per farci un saluto, per scambiare due parole, chi non riconosciamo lungo le strade che ci sorpassa in macchina e non abbiamo il tempo di alzare la mano per salutare…

C’è chi corre per scappare, c’è chi corre per raggiungere qualcosa o qualcuno, ovunque tu vada e qualunque sia il motivo che ti muove, il sentiero che farai definisce la persona che sarai, ma se è vero che ‘siamo quello che mangiamo’ saremo persone dolcissime…