Come ormai di consuetudine il 25 dicembre ci si trova alla ricerca di una colazione offerta, perché il Marco ha fondamentalmente sempre fame… e non solo lui. Basterebbe un caffè per placare la ricerca ma come si dice dev’essere “scutent, sedent e par nient”, quindi schermati dietro la scusa dello scambio d’auguri si va a bussare a vari usci di amici per la colletta alimentare, alcuni di noi, per non farsi riconoscere, usano il doppio scaldacollo… da questo tremendo supplizio si salvano solo quelli che abitano troppo lontano, o hanno precedentemente minacciato di reazioni esagerate tipo secchi d’acqua e ghiaccio o fucili sparasale.
Imperterrito il gruppo si ritrova e parte. Chi c’è c’è. L’eletto primo ad essere svegliato è Alberto, che si presenta alla finestra accompagnato dalla Lella, con una finta barba bianca di schiuma e così per così sembra proprio babbo natale dopo una dieta drastica!!!
Poi si riparte e si raggiunge Guerrino nella brughiera al confine del mondo, che si presenta all’uscio accompagnato dal terribile cane da guardia e la sempre sorridente signora Guerra.
Pronti via per la prossima ripetuta, guidati dal ritmo del Vergani, che per dimostrare di non poter essere considerato il ‘vecio’, tira di brutto, facendoci rischiare di perdere qualcuno lungo il tragitto. Tappa Crotta che diligentemente presenta la sua giustificazione scritta per l’assenza, riempiendo l’aria con un tuono di tosse baritonale.
Comunque il gruppo muove l’aria attorno, non solo correndo, ma anche cantando canzoni natalizie, ridendo e scherzando, atmosfera natalizia e d’amicizia. Un bell’inizio di giornata.
Di nuovo la ripartenza con direzione Leo Village con elegante corridoio d’ingresso e Leo che scende un piano per unirsi a noi in abbracci e sorrisi…. dopo aver tentato di congedarci dal balcone accompagnato dalla moglie intenti a spacchettare i doni… ma ancora niente breakfast!
Addii malinconici…
Giro interno al parco di palazzo, dove troviamo Pino che si unisce a noi dopo aver corso un’oretta lungo i viali del parco. Foto.
Foto di rito all’albero di natale del palazzo Borromeo e rientro ognuno alla propria casa.
Lungo la strada, inutile dirlo, tutti i passanti sorridono e salutano pensando quale strana follia ci ha spinti fuori casa la mattina di natale.
Pensa pensa che magari ti viene in mente, poi quando trovi la risposta dillo anche a noi!
Buon natale runner.