Hai notato che nella vita, ti trasformi in esperto di varie discipline, di volta in volta, acrobata tra i discorsi scomodi di conoscenti pettegoli, opinionista nonostante la totale mancanza di informazioni, attore nel recitare il tuo ruolo di bravo dipendente o sagace interlocutore, motivatore di amici che non credono in se stessi… non più, biologo alla scoperta ogni primavera del giardino di casa, chimico quando scopri l’esistenza del cremor tartaro e ti attrezzi di pese di precisione e alambicchi vari… meteorologo, il ‘Bernacca’ de noi altri’, mai guardate le previsioni meteo così assiduamente come da quando corri! E ora azzardi anche un’opinione tua… dovremmo fare un calendario tipo “frate indovino” incrociando le date di gare o tapasciate, con la credenza/saggezza popolare che le circonda: si sa che ‘tra il verde e l’antico’ è sempre una giornata fredda… ma luminosa, la ‘mezza di busto’ è rigorosamente sotto la pioggia, ‘la mezza di monza’ è al limite dell’alluvione, a ‘seveso’ quella del torrone, si gela, bisognerebbe trovare qualche vecio munito di pazienza e disposto a sedersi a tavolino a ricordare ogni singola gara, negli anni, per poter dare credibilità a queste perle di saggezza…
Da quando corri la previsione meteo ti scorre sotto pelle, consulti il meteo per vedere anche quanti millilitri di pioggia scenderanno, perché piove e questo è certo, ma come? Piove da non vedere a terra i tombini perché ricoperti di acqua che scorre o piove solo da far vedere sul nero asfalto il riflesso delle luci? Piove da asciugarsi ogni tanto il viso o piove da rifugiarsi sotto la visiera del cappello ed assumere quella postura un po’ da tartaruga dentro al guscio regalandoci poi contratture a collo e schiena? Piove da ora o ininterrottamente da ieri ed ha già riempito terreno e fiumi? Piove, ‘tanto poi mi asciugo’, o ‘quattro gocce non annegano’ o piove da mettere le scarpe vecchie se no le nuove le disfo subito? Dici piove ma… se non ci sguazzi dentro, non sai. Non sai del vento, ad esempio, che quando ti soffia contro ti fa sentire le salite anche dove non ci sono, e ti riempie gli occhi di polvere e lacrime, e ti penetra dappertutto. E se piove e tira vento? Non c’è termica o antivento che tenga davvero… il vento ti infila sotto pelle il freddo e l’acqua, e ti affianca ad ogni passo spingendo o sgambettando il tuo.
Non sai che tre gradi in più o in meno ti fanno spostare le tue abitudini pur di riuscire ad uscire a correre. Tutti meteorologi noi runner per decidere quando uscire e per convincere gli amici sull’orario della ‘finestra’ di un’ora dove non pioverà o pioverà di meno… sincronizziamo gli orologi! Perché abbiamo tutti ‘una certa’ e regalarsi bronchitina o anche solo naso chiuso, per aver sbagliato l’orario d’uscita… anche no! Non c’è il meteo ideale per correre,
A chi piace farlo al caldo, chi al freddo, chi all’alba, chi alla luce calda del tramonto… chi sotto l’acqua, chi con quel venticello refrigerante, quello che ho notato che lungo il mio percorso trovo sempre più gente a cui piace davvero farlo comunque. Correre.
“Trova qualcuno che corra con te sotto la pioggia, che a portarti l’ombrello sono capaci tutti!!!”