Non è da molto che ho sentito parlare una nuova leva del settore “allenatori” di Atletica Cesano, e fomentava l’idea di un ritorno al passato… ora che tutti noi siamo Smart Phone dotati e proiettati alla biodinamica degli elementi, all’energia pulita, alle case intelligenti alle macchine che parcheggiato da sole… ho pensato: fuori tempo! Fuori luogo! Fuori!
Insomma i tempi cambiano e siamo noi a doverci sapere adattare a tutto ciò. Ora rispetto a 40’anni fa è tutt’un altra cosa. Ora per riuscire a fare qualcosa con i ragazzi ci vuole il permesso firmato dal genitore, se separati da entrambi, bisogna con precisione indicare dove sarai e x che ora, in modo che il “nonno” possa controllare che tutto sia fatto correttamente (in base a che parametri poi?). Offrire una merenda o un The caldo ristoratore… senza prima avere fatto i test allergici? Ma sei fuori?!
Altri tempi quelli in cui si usciva di casa, compiti fatti magari solo teoricamente, per poi tornarci quando ormai era buio e i giochi erano fatti! E i genitori chiedevano solo “tutto bene oggi? Hai combinato qualcosa di buono?” senza cavillare su cosa hai fatto, con chi, da che ora a che ora, se dentro o fuori, tempi in cui via Po si raggiungeva a piedi o in bici, zaino in spalla, perché l’importante era fare sport, essere in salute, e imparare a stare al mondo. Ora il mondo è così diverso indeciso e impreciso nelle sue evoluzioni, che destabilizza i genitori nelle indicazioni del giusto o sbagliato, e l’insicurezza li porta all’iper protezione… una prigione di ovatta.
E poi una della ultime sere ero in giro in macchina, durante un servizio taxi, tra lo sport dei miei figli, e ferma al solito modernissimo semaforo, mi sono vista spuntare dal lato destro della strada, ordinatamente sul marciapiede prima una, poi una coppia, e poi un fiume sempre più fitto di k-way rosso fuoco che correvano ordinatamente a coppie dirigendosi dal centro città alla palestra… saranno stati una ventina di giubbe rosse sorridenti e scattanti. Ecco mi è tornata in mente la frase di quella riunione. “mi sembra di tornare indietro nel tempo” l’atletica non è cambiata e non ha intenzione di farlo!
L’atletica ha ancora bisogno di correre all’aria aperta, di adattarsi alle basse temperature, di orari elastici perché a volte qualcuno si ferma e bisogna rallentare per recuperare… a volte qualcuno inciampa (strano visto lo stato perfettissimo dei marciapiedi! E dell’illuminazione urbana!) cade e si guarda il ginocchio un po’ sbucciato e sai che fa? Riprende a correre! Come se niente fosse. Col freddo, su strade poco manutenute, con luci che illuminano poco. Perché si siamo fuori noi di Atletica Cesano. Fuori e orgogliosi di esserlo! Quindi guarda fuori in strada per le vie della città e sicuramente ne vedrai passare qualcuno!