È davvero primavera (finalmente) e cominceremo a cercare angoli di ombra, di fresco, per non patire la violenza del sole, avremo una felice alternativa all’asfalto nel percorrere, facendo zapping fra i canali, i corsi d’acqua della nostra zona: il Villoresi, il Lambro, il Seveso, seguire la corrente o andarle contro, seguire le chiacchiere degli amici o isolarsi nel silenzio, seguire una tabella di preparazione o corricchiare cazzeggiando… ad ognuno il suo. C’è chi è felice dei 5 km raggiunti a fatica, chi cerca di migliorare un diecimila, chi si azzarda sulla mezza maratona e poi c’è la regina delle gare con tutta la mole di lavoro che la precede…
“L’origine di questa distanza risale all’antica leggenda di Filippide; secondo Erodoto, egli corse per 42,195 kilometri, da Maratona ad Atene, per annunciare la vittoria sui persiani nella battaglia di maratona del 490 a.C., morendo di fatica, subito dopo”
Certo se si sta preparando “la” gara per eccellenza è indispensabile trovare dei percorsi lunghi e pianeggianti da percorrere senza traffico, ed ecco che si percorrono strade nuove, con le gambe ma anche con gli occhi, partendo da Cesano seguendo il Villoresi puoi raggiungere Milano in 20 km, 64 fino al Ticino, Monza è 18 km dalla parte opposta, lungo il tragitto parchetti per grigliate gremiti di gente, pozze d’acqua dentro cui rinfrescarsi senza rischiare che la pelle ti si stacchi dal corpo… seguendo il percorso nelle groane invece incontri un tessuto più mosso sotto i piedi, via Stelvio, i laghettoni, via delle groane,entri nel bosco e arrivi fino a Lentate, se ti tiene la gamba, Cermenate, e dalla parte opposta Solaro, Cesate, fattorie, agriturismi… tutto nei boschi protetti dalla frangetta di fronde verdi di madre natura.
Certo è cambiato un casino il paesaggio da quando un tempo si vedeva dal balcone di casa boscaglia e campi a perdita d’occhio, però abbiamo la fortuna di avere attorno tanti bellissimi percorsi, e quando si risveglia la natura il richiamo si fa sentire nelle gambe e sotto i piedi.
Che non si dica “mi piace correre, ma non so dove andare”.
Attenzione però abbiamo tra noi persone che vanno oltre, hanno buttato il cuore oltre il traguardo dei 42 più volte, e ora stanno lavorando per una 100km… inimmaginabile la fatica la devozione e forse tra i percorsi proposti oggi, non hanno da scegliere se farne uno o l’altro, ma li fanno tutti consecutivamente, con tanto cuore e tanto coraggio. Avrò da scrivere ancora di tante emozioni, avremo ancora tante belle storie da ascoltare, tanti percorsi da scoprire.
Come dice il presidente: avanti tutta!!!